Feste e tradizioni

Ferragosto

Gli isolani conservano ancora alcune feste tradizionali-locali. 

La più famosa è quella di Ferragosto che durante la sera è caratterizzata dalla processione delle barche da pesca illuminate che portano la statua dell’Assunta attorno all’Isola. Mentre nella giornata, dopo la celebrazione della Santa Messa, si tiene l’incanto di offerte, cui concorrono con generosità gli abitanti.

Durante la settimana di Ferragosto si disputa, inoltre, il tradizionale torneo di bocce ambientato sulla “coda” dell’Isola.

Così venivano descritti da Ugo Ara i festeggiamenti di Ferragosto: Il 15 agosto, giorno dell’Assunzione della Vergine Maria, la festa è tenuta in onore e a beneficio della piccola chiesa del villaggio. Doni di ogni genere, trote, oche, agnelli, torte, vino e altre squisitezze sono offerte in processione nella Messa Grande e messe all’incanto, dopo il Vespro. Ci si aspetta che ciascun donatore ricompri ciò che ha donato, mentre il suo miglior amico cerca d’impedirglielo alzando i prezzi a cifre favolose… vergogna e disgrazia cadrebbero su di lui e la sua famiglia fino alla fine dei secoli!

Carnevale

A Carnevale si allestisce a riva una lunga tavolata dove gli isolani si riuniscono per mangiare un’ottima polenta e bere un buon bicchiere di vino.

Ecco la descrizione di Ugo Ara, 1930: L’ultima domenica di carnevale, “domenica grassa” è dedicata alla gioia dei bambini, quando una gigantesca polenta e delle minuscole salsicce sono preparate, cotte e servite all’aria aperta dai grandi. La tavola, riservata esclusivamente ai piccoli, è preparata sulla riva, in mezzo ad un allegro disordine di barche, reti e ancore. Il banchetto luculliano, sognato dai bambini da un anno all’altro, è completato con un pezzo di formaggio, un’arancia e due caramelle.

Epifania

Ancora una tradizione festiva dell’Isola è quella della sera della vigilia dell’Epifania, nella quale i bambini corrono per le vie con corde a cui legano barattoli, lattine e coperchi per fare quanto più rumore possibile per “svegliare la Befana”, chiamata carga vegia.

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